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Quirino Fulcanelli

    La felicità che comunemente è desiderata adombra spesso le mancate attese e genera quella diffidenze che assicura il pieno servigio all’egoismo.

    Nessuna cosa al Mondo deve esser di maggior affezione quanto sia la propria vita onde nulla di più rispettabile e necessario in una società quanto il cosciente comportamento che si prende cura della pubblica vita.

    Di altri luoghi comuni abbiamo giudicato opportuno invitare la disapprovazione.

    Questa importantissima impresa ototopica mi spinge a esporre con una breve trattazione della sua meravigliosa efficacia.

    Soggetti come tutti siamo a quei ceppi che sono i luoghi comuni, di indiscussa utilità e adorni di di sontuosa compiacenza alla facile conclusione. Disconosciamo la prudenza e la costanza così come il discernimento equilibrato e sobrio.

    L’ototopico quindi, dovendosi impegnare nella grave materia dell’abiura del pensiero spurio, quello destinato a praticar le più sottili arti dell’evasione, assumerà cautele e applicherà diligentissime osservazioni colle quali accertar si possa superare un affare sì grave.

    E con esso togliersi l’inquietudini ed i sospetti che altrimenti faran sempre contrastare la reintegrazione al consenso a cotesta umana disposizione.

    Questa semplice riflessione mi permette di rammentare questa prima frase: “Le azioni che volgono alla sofitizzazione e che noi abbiamo l’onore di applicare si prefiggono quell’osservare nuovo che non dovrebbe essere mai inteso come un ultimo libro.

    Col titolo di Initium Ototopica Maiestate (L’inizio della gloria ototopica) l’Avanguardia Ototopica si è compiaciuta di ordinare il corrente caotico pensiero lasciando gli affari delle minime cose a motivo di esaltar verità e conoscenza che è l’arte vera nella quale si contempla e s’immagina e infin si esprime la verace significanza al fin di replicar bellezza nella bellezza.

    Affidandoci all’ispezione e alla cura di quella reputazione sociale che la necessità ha in noi prescritte sapremo ben governarci. La volontà coordinandoci universalmente nell’armonia ototopica dei fini umani è pertanto osservazione intuitiva di natura ubiqua e portatrice di bene.

    Attenzione

    Sarà forse opportuno non passare sotto silenzio il fatto che il delirio coassiale è rappresentato storicamente dalla simbologia causale, ma anche assai spesso, sotto certi profili, dal tenore oscuro e aggressivo, come l’intervento predittivo, viene mascherato e difficilmente si avverte. Ci sono indicazioni che suggeriscono il passaggio da un sistema all’altro in senso inverso rispetto a una possibile prospettiva dell’osservatore. Quando si verifica si rivela quella percezione di traslazione nel passato…è possibile infatti che si sia potuto procedere a rettificare l’originario perimetro cronologico ed a tracciare, nuovamente, ma sempre sul percorso coassiale, un eterno presente.

    In questo nostro fine consiste la fondamentale differenza dell’agire ototopico dall’azione comune alle altre arti

    Quirino Fulcanelli

    Questo fine “Initium Ototopica Maiestate” in logica apotropaica significa «spirito che inizia nel pensiero» quindi nel significato di «memoria» e «pensiero». Qui si mostra una proposizione determinante legata al tempo ototopico: il «chiaro discernimento del pensiero su se stesso» che si pone come elemento distintivo della visione ototopica. Esiste dunque nei pensieri un modello che si fonda in sé stesso. Di ciò ogni esemplare ototopico ne trae insegnamento purché abbia mai a esistere in alcun luogo e in alcun tempo, giacché questo è l’unica condizione possibile”.

    Attes