Vai al contenuto
Home » Terapie visive

Terapie visive

    Sulle mappe della memoria

    Roma, settembre 1995

    I termini dell’operazione sono stati i seguenti: l’immagine di una radiografia che rappresenta un encefalo umano di profilo è stata ingrandita, stampata e suddivisa in 20 parti uguali[1], ogni sezione è stata consegnata ad una persona alla quale è stato chiesto, in qualità di unico testimone di tale immagine, di trasporre quello che per lei fosse stato più importante testimoniare e tramandare (descrizione, impressioni, ispirazione, ecc). La persona interpellata è stata informata che l’immagine in questione era un particolare e che avrebbe dovuto poi riunirsi ad altre immagini per ricomporre un’immagine più ampia.
    La modalità di rappresentazione ritenuta più efficace dal “testimone” ha visto l’utilizzo della scrittura in varie forme, da testi poetici a descrizioni tecniche fino a brevi racconti, nonché a definizioni enciclopediche, e anche dell’immagine con elaborazioni grafiche e pittoriche.
    Il composto che si è venuto a formare dalle singole esperienze ha evidenziato la trasformazione avvenuta nell’informazione originaria.

    Visual therapies

    The operation: the image of an X-ray representing a human encephalon in profile was enlarged, printed and divided into 20 equal parts. Each section was given to a different person who was asked, as the sole witness-interpreter of that image, to consider what they felt needed to be witnessed and conveyed (description, impressions, inspiration, etc.).

    Various mediums were used. From the use of writing in various forms; poetic texts, technical descriptions, stories, passing through encyclopedic definitions, to the use of the image; graphic, material and digital elaborations, pictorial elaborations.

    The composite that was formed from the single experiences showed an evident transformation, almost a mutation of the original information.

    Composizioni a confronto

    01
    terapie visive elaborato

    Composizioni a confronto

    12
    terapie visive elaborato

    Sez 12: Valentina Varrasi

    Hanno partecipato al progetto:

    Fausta Arrighi: Sez 01
    Lorenzo Dorelli: Sez 02
    Irene Cannata: Sez 03
    Mario Dominici: Sez 04
    Paola Martinelli: Sez 05
    Alessandro Capriotti: Sez 06
    Annamaria Fichera: Sez 07
    Carmelo Alfano: Sez 08
    Bruno Tagliacozzi: Sez 09
    Flavio Betti: Sez 10
    Giuseppe Boresta: Sez 11
    Valentina Varrasi: Sez 12
    Claudio Cigognetti: Sez 13
    Ferruccio Cucchiarini: Sez 14
    Fiorella Foglia: Sez 15
    Alessandro Albanese: Sez 16
    Paola Di Matteo: Sez 17
    Massimo Montelli: Sez 18
    Vincenzo Rivosecchi: Sez 19
    Antonella Casimirro: Sez 20

    Le sezioni consegnate

    01
    terapie visive elaborato

    Le sezioni consegnate

    Gli elaborati

    01
    terapie visive elaborato

    Sez 01: Fausta Arrighi

    02
    terapie visive elaborato

    Sez 02: Lorenzo Dorelli

    03
    terapie visive elaborato

    Sez 03: Irene Cannata

    04
    terapie visive elaborato

    Sez 04: Mario Dominici

    05
    terapie visive elaborato

    Sez 05: Paola Martinelli

    06
    terapie visive elaborato

    Sez 06: Alessandro Capriotti

    07
    terapie visive elaborato

    Sez 07: Annamaria Fichera

    08
    terapie visive elaborato

    Sez 08: Carmelo Alfano

    09
    terapie visive elaborato

    Sez 09: Bruno Tagliacozzi

    10
    terapie visive elaborato

    Sez 10: Flavio Betti

    11
    terapie visive elaborato

    Sez 11: Pino Boresta

    12
    terapie visive elaborato

    Sez 12: Valentina Varrasi

    13
    terapie visive elaborato

    Sez 13: Claudio Cigognetti

    14
    terapie visive elaborato

    Sez 14: Ferruccio Cucchiarini

    15
    terapie visive elaborato

    Sez 15: Fiorella Foglia

    16
    terapie visive elaborato

    Sez 16: Alessandro Albanese

    17
    terapie visive elaborato

    Sez 17: Paola Di Matteo

    18
    terapie visive elaborato

    Sez 18: Massimo Montelli

    19
    terapie visive elaborato

    Sez 19: Vincenzo Rivosecchi

    20
    terapie visive elaborato

    Sez 20: Antonella Casimirro

    La Verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio e andato in frantumi. Ognuno ne raccoglie un frammento e sostiene che lì è racchiusa tutta la Verità.

    Gialal al-Din Rumi

    La maggior parte delle persone ha ricercato una soluzione comunicativa differente rispetto al compito che gli era stato affidato e cioè quello di testimoniare quello che avevano visto. La necessità di esprimere un proprio narrato estetico ha prevalso sul compito dato, una ricostruzione da riportare esattamente così come è stata letta.

    I risultati ottenuti nell’operazione hanno evidenziato che questa la parcellizzazione dell’informazione aumenta la quantità di dettagli di molteplici vissuti senza aumentare le informazioni di partenza ma trasformando ed evolvendo il ricordo. Questo anche grazie al modo in cui si racconta l’accaduto e all’empatia e la fiducia che si genera tra le parti.

    Un testimone è soggetto a diversi fattori, circostanze personali o ambientali che influiscono al momento di ricordare un evento. Spesso un’interpretazione del racconto non equivale a una perdita di significato.
    L’atto peculiare del nostro particolare testimone è quello di una rammemorazione creativa. Un porsi quale ponte tra un originario segnale e un di cui evoluto futuro.In un contesto mentalmente le circostanze in cui si sono verificati gli eventi. L’emotività condivisa permette di recuperare più informazioni.

    In che modo  il risultato è tale da soddisfare la propria aspettativa estetica e non il contenuto oggettivo atteso?

    Il testimone in questo caso non si fa custode ma interprete dell’evento.
    Avviene una espansione dell’evento che si carica di molteplici interpretazioni, ognuna delle quali dirama nozioni e punti di vista, proiettandoli in nuove direzioni. Il corpus dell’originario messaggio aumenta di scala e intensità se pur nella dispersione.

    Gli elaborati

    [1] Quella che viene riportata in questa pagina è l’immagine utilizzata in seguito quando, per esigenze espositive, è stata suddivisa in due parti e stampata su fogli di acetato Rhodoid. L’immagine consegnata in precedenza alle persone (testimoni) era unita.